martedì 1 maggio 2012

SOLOVELA

22-4
News. Qui Fiscardo, porto carinoe raccolto all' estremo nord di Cefalonia di fronte a Itaca.
Solo vela. Naturalmente finche' c'e' vento.
Ma osservate questa strana incongruenza: capita che alcune persone prendano il mezzo tecnologicamente piu veloce, l' aereo, per andare a vivere un breve periodo sul mezzo piu antico e lento che si muove a seconda degli umori di Eolo. Perche ?
Difatti ieri, sabato 21, e' arrivata in volo Elisabetta, velista regatante conosciuta tramite annuncio su Velanet.
In base alle previsioni meteo si e' visto che conveniva partire subito e fare una notte puntando a sud.

La traversata si presenta piu fredda e umida del previsto.

Bene, il vento ci ha dato buono per gran parte del percorso finche non si e' messo contro e le ultime miglia per doppiare la punta sud di Lefkas le abbiamo coperte a motore.
Elisabetta e' una persona tranquilla; meno male.
23-4
Tra Cefalonia e Itaca c'e' un canale lungo e stretto dove il vento si immette o da nord o da sud prendendo anche forza per effetto Venturi.
Bien, oggi veniva da sud. Il divertimento di oggi e' stato tirare una serie di bordi contro vento e corrente per il puro piacere di farlo. Del resto il cielo era sereno e si scivolava a zig zag in un mare senza onde, appena increspato con qualche ochetta qua e la.
Fino a Sami.
25-4
Ieri forti raffiche da sud. Fermi tutti.
Giornata a terra e giro in moto ad Argostoli.
Qui ci capita di passare su una collinetta dove compare un monumento ricordo. Un bruttissimo ricordo.
Si tratta dell' eccidio dei militari della Divisione Acqui alla fine della seconda guerra mondiale quando dopo il proclama di Badoglio del 8 settembre, gli italiani si sono ritrovati nemici degli ex alleati tedeschi. Quesi, incazzati come vespe per tale tradimento, qui a Cefalonia sono andati giu pesanti e in modo barbaro. Di 12000 soldati ne sono sopravvissuti 1100. Tutti gli altri uccisi mitragliati dopo aver fatto loro depositare le armi con la promessa di trasferirli su altre isole. E altri contingenti lasciati affondare con le navi alla faccia della solidarieta' marinara.
Das ist Krieg ! Bello schifo ! Molto umano.
Questa mattina, via verso Zacinto.
Smotorata nelle prime ore poi un ovest 3- 4 Bf ci ha fatto filare velocemente verso Zante porto. Un grosso monoscafo che ci stava a poppa non e' riuscito a tenere il passo e man mano e' diventato sempre piu piccolino e lontano.
A Zante paghiamo due giorni alla banchina comunale perche gia si vede che Zacinto promette bene.

27-4
Venerdi sera. Uno spicchio di luna e Venere luminosa in un cielo terso dove le prime stelle cominciano a brillare.
Siamo immobili all' ancora a Kieri beach su 4 m. Un' insenatura scoperta ieri durante un giro in motorino ai due capi dell' isola.
Zacinto e' un' isola dove ritornare. Molto verde, selvaggia, irta di scogliere sul lato ovest. Digradante a collinette e piu abitata ad est.
Un' isola in piena fioritura, data la stagione, dai profumi inebrianti e dai caratteristici paesini dell' interno fermi nel tempo a decine di anni fa.

Abbiamo tirato il collo al povero scooterino 50 cc, per 60 km di saliscendi fino all' estremo nord, solo per fotografare il famoso relitto nella spiaggetta tra le rocce.
Poi c'e' mancato poco che ci toccasse spingere , senza benzina, ma i Santi aiutano e a Volimes abbiamo rifatto il pieno.
Noi pure. Aspro crazy !
28-4
Quaranta miglia per tornare a Cefalonia.
Dopodomani Elisabetta riprende un volo per l' Italia.
Vento scarso. Costeggiando Zacinto sul lato ovest non manchiamo di infilarci nella baia del relitto, tanto per vederlo da un' altra prospettiva. E' sabato e gia ronzano le prime barchette di turisti.

Infine traversata tranquilla, traverso e giardinetto, che si chiude in bellezza nel porto di Lixouri, dirimpettaio di Argostoli.
Ciao ciao.