Esplorando esplorando, sono arrivato a Volos, a nord del
grande golfo di Pagasiticos.
Volos è una popolosa cittadina della Tessaglia, crocevia
per diversi itinerari via terra mare e cielo. Non è molto quotata,
turisticamente parlando; un paio di musei, una Università e alcune spiagge nei
dintorni.
Ma noi velisti che andiamo esplorando le geografie del
mondo ci addentriamo spesso anche nel passato dei luoghi che visitiamo ed ecco
che qui a Volos si spalancano scenari e storie talmente straordinarie da
dubitare che si tratta dello stesso pianeta.
Anticamente Volos si chiamava Jolco ed il suo re Pelia.
Questi non era un re qualsiasi ma nientemeno che il figlio di Poseidone, dio
del mare , e di una certa Tiro che lo mise al mondo assieme al gemello Neleo ma
non volle riconoscerli come figli in quanto messa incinta con l’ inganno.
Un re tiranno, assassino della propria suocera e del
fratellastro Esone, legittimo erede al trono in quanto figlio di Tiro e dello
zio di lei Creteo, fondatore di Jolco. Esone ebbe un figlio di nome Giasone.
Direte, ma ci devi fare la solfa della mitologia greca ?
Si. Siamo in Grecia , antica patria da cui trae origine
tutta la nostra cultura occidentale. I suoi miti, a volte feroci e orripilanti
sono un ‘ ottima base di studio per chi si occupa di psicologia e pschiatria
degli umani. E inoltre fa parte di una branca di conoscenze che che tra qualche
anno ci saranno precluse con l’ avvento in Europa dell’ Islam ( ma non deve
succedere !) che farà partire la Storia dal 630 dopo Cristo. Come nella Russia
di Stalin dove la storia cominciava con la rivoluzione di ottobre.
Prima c’ era il caos.
Dunque Giasone. Quello famoso della spedizione degli
Argonauti alla ricerca del vello d’ oro nella lontana Colchide, oggi mar Nero
costa sud. Con la nave Argo appositamente costruita, venticinque paia di remi e
vela quadra.
Ne esiste una bella ricostruzione nel porto di Volos ed
è l’ emblema della città.
Giasone partì per questa impresa spinto dalla promessa
del re Pelia di riavere il trono come da suo diritto dinastico. Tra gli
Argonauti, una cinquantina di baldi giovanotti sicuramente palestrati, troviamo
Ercole il piu forte, Peleo padre di Achille, Orfeo il poeta,Telamone e Oileo
padri dei rispettivi Aiace eroi a Troia, Laerte padre di Ulisse e altri.
Dopo varie peripezie l’ impresa fu conclusa, soprattutto
con l’ aiuto della maga Medea figlia del re della Colchide, la quale si invaghì
a tal punto di Giasone da fuggire poi con lui. Non solo, ma arrivò ad uccidere
il proprio fratello, lo fece a pezzi che gettò a poppa della nave per
ritardare l’ inseguimento del padre. Questi infatti, disperato, fermò la sua nave per
raccoglierli. Una donna senza scrupoli o affetta da pazzia acuta. Fece fare in
seguito la stessa fine anche a Pelia convincendo
le tre figlie di lui a farlo a pezzettini e bollirli in un pentolone per vedere
di resuscitarlo poi giovane e bello come da un precedente esperimento di questa
maga con un capretto ! Infine quando scoprì che Giasone le faceva le corna non
ebbe esitazionì a uccidere per vendetta i loro tre figli !
A parte queste storie truci e altre che ometto, devo
dire che Jolco-Volos e la Tessaglia sono veramente dei bei posti. Da visitare.
Dal porto la
città si estende verso nord est con ville sempre piu belle in mostra sulle
pendici del monte Pelion che si innalza poi fino a 1600 metri e circondato
tutto attorno da ombrose foreste. Qui anticamente vivevano i Centauri, non i
motociclisti che le moto dovevano ancora essere inventate, ma quelle strane
creature metà uomini e metà cavalli la cui origine pare risalga al solito Zeus
in seguito ad uno dei suoi soliti travestimenti per concupire una certa Dia.
Può essere.
A due ore di auto dalla zona del Pelion c’è la montagna
piu alta della Grecia. 2917 metri. L’ Olimpo. ( forse ci vado) Sede degli dei, è detta la montagna luminosa
per via delle nevi scintillanti al sole o per le particolari aurore boreali che
si sono viste da lassù in vari momenti nei secoli passati. L’ ultima nel 1716
registrato dall’ astronomo francese J.J.Dardous de Mairan.
Anche gli Dei dell ‘Olimpo in estate se ne andavano al
mare e precisamente nella zona del Pelion. Quindi può essere , ripeto, che Zeus
in vacanza, mentre la consorte Hera stava distratta, si tramutasse in un equino
per impalmare Dia.
Tra i descendenti dei centauri di queste parti il piu
famoso è il centauro Chirone il saggio. Almeno Chirone con la sua saggezza si
discostava alquanto dai suoi confratelli che rozzi e sporchi si aggiravano
galoppando nelle selve armati di clava e arco e cacciando di quando in quando
urla terrificanti !
Chirone è stato il precettore di molti famosi eroi :
Ercole, Giasone, Peleo, Oileo,Telamone,Teseo, Achille, Aiace e perfino Asklepio
il rinomato taumaturgo e guaritore dell’ antichità. Logico. Sul Pelion sono
tante e tali le varietà floreali che Chirone, immortale, ne doveva conoscere
infine tutte le caratteristiche buone e cattive con i loro vari effetti, tanto
da essere l’ invidia postuma delle maggiori case farmaceutiche odierne tipo
Bayer o Roche.
Chirone abitava in una grotta sulle pendici della
montagna. Ora vi è stata costruita la cappella detta Taxiarchis.
Greco-ortodossa. Perché? Per sovrapporsi a falsi miti ? Per ridicolizzarli ?
Per paura ?
E’ tipico delle religioni, quando una popolazione ne
abbraccia il credo in grande numero, cercare di far sparire tutto quanto
c’ era prima. Perché hanno in tasca la
vera Verità.
Sul Pelion ci si va a piedi, in moto, in auto e …in
treno. Si. Un trenino a vapore che sale sbuffando su binari stretti 60 cm,
progettato nel lontano 1829 e operante su tutto il tragitto nel 1903.
Coordinatore dei lavori fu Evaristo de Chirico padre del pittore Giorgio de
Chirico. Sale fino a Milies in un’ ora e mezza con tappe in varie località e il
percorso è quanto mai suggestivo, lungo la rotta detta dei centauri e dei
dodici maggiori Dei dell’ Olimpo che qui venivano in vacanza.
Se i miti greci ci portano in epoche che riguardano le
fine dell’ Età del Bronzo dove si cercava di dare una connotazione e un senso
al mondo di allora attraverso elucubrazioni psico- filosofiche, ecco che
recenti scavi hanno portato alla luce un sito dei progenitori di quelle genti.
Sesklo, a 15 km da Volos. Un sito risalente al Neolitico. Un record, in quanto
tra i reperti rinvenuti risulta essere uno dei piu vecchi e interessanti
insediamenti scoperti in Grecia e in Europa.
Reperti costituiti prevalentemente da vasellame e vari
manufatti della vita quotidiana dell’ Homo Faber il quale, dopo il lungo periodo
del Paleolitico dove si arrangiava modellando chopper e selci, ecco che
fabbricando fabbricando, scopre la metallurgia. Quindi manufatti sempre piu
avanzati, le prime macchine di supporto alla forza dei muscoli, e via via in
rapida escalation invenzioni sempre piu complesse fino alla macchina piu
straordinaria finora prodotta : il Microprocessore. Tramite il quale mi state
leggendo attraverso i vostri supporti elettronici.
E altre meraviglie stanno spuntando dietro l’ angolo, in
virtù della particolare capacità del cervello umano di coordinare dati : l’
Intelligenza. Purtroppo rimane ancora
una intelligenza prevalentemente tecnologica da homo faber ( altro che sapiens
sapiens) in quanto non si è ancora riusciti ad applicarla a livello sociale.
Troppe guerre in corso, dissapori tra popolazioni e sempre i vecchi istinti da
legge della giungla per accaparrarsi territori e risorse prima che lo faccia
qualcun altro !
Chiaramente allora, solo applicando seriamente questa
bella intelligenza ci si potrà prefigurare un futuro per noi e tutte le altre
forme di vita che questo pianeta ha casualmente messo in cantiere milioni di
anni fa, mentre ci sta portando, unica astronave disponibile, in giro per l’
Universo !
A che scopo ??
Che domande… Per Esplorarlo !