Bula
bula !
E'
il saluto dei Figiani, come un ciao amichevole e comunicativo.
Le
Figi sono un grande arcipelago tra le Tonga e le Vanuatu. Le due
grosse isole principali Viti Levu e Vanua Levu sono contornate a
ovest dalla collana delle Yasawa, Mamanucas e una miriade di isolette
minori tutto attorno.
I
Figiani, autentici melanesiani che da generazioni abitano queste
isole, costituiscono come gruppo etnico solo il 50% circa della
popolazione totale. Che è successo ?
Che nella seconda metà del
1800 le Fiji divennero una colonia britannica. E come nel resto del
mondo a latitudini tropicali, pure qui fu avviata una produttiva
economia basata sulla coltivazione della canna da zucchero. Dato che
i melanesiani autoctoni, ex feroci guerrieri e cannibali, ritenevano
essere l' aristocrazia delle isole, furono importati cospicui
contingenti di lavoratori indiani.
Questi
in breve tempo lavorando sodo come formiche e figliando come conigli
entrarono progressivamente nelle varie amministrazioni economiche e
politiche delle Fiji, preoccupando a tal punto i figiani che nel 1987
una giunta militare degli stessi riprese in mano le redini per la
guida delle terre dei propri antenati !
Arrivammo
in queste acque nel cuore della notte dopo alcuni giorni di
navigazione dall' isoletta di Futuna. Era ancora buio davanti alla
pass di Vanua Levu e rimanemmo lì davanti tirando bordi in attesa
della luce dell' alba.
Poi
entrammo per andare a fare l 'ingresso nelle Fiji, documenti e soldi
alla mano, nella cittadina di Savusavu. Questa cittadina, capoluogo
dell' isola di Vanua levu, dà subito l' impressione che invece di
essere in Oceania , per una strana magìa spazio-temporale, ci si
senta trasportati dalle parti di Madras in India ! Un bel salto. I
colori, la gente, i chioschetti, l' andirivieni da formicaio, tutto
molto continente indiano. Pure la Natura, tropicale, verde ed
esuberante come nello SryLanka-Ceylon.
Eravamo
in quattro su Andromeda: io, Jeanphilippe, Luciano & Lia.
Dal
diario di bordo : 9-6-08... ripartiti a vela alle prime luci,
raggiungiamo alle 7,30 il fiordo di Savusavu dove un barchino ci
accompagna alla boa. Seguono visite da parte di varie autorità ed
enti per l' ingresso alle Fiji e verso le 11 possiamo scendere a
terra . Il paesino è piuttosto ruspante. Salta all' occhio la
densità della popolazione indiana occupata sopratutto nel settore
commerciale. Tra un negozietto e l' altro a Lia pare di riconoscere
Henning di Vancouver, vecchio lupo di mare conosciuto a Fatu Hiva
nelle Marchesi ai tempi del precedente giro col Samadhi. Infatti
firmando il registro del Marina vedo il suo nome e Dream Hunter,
cacciatore di sogni, nome della barca.
E' proprio lui, il primo catamarano all' entrata del fiordo !
Vado subito a trovarlo e lo vedo molto ben piazzato con la sua giovane nuova amica figiana, Anna, che gli allieta l' esistenza ! Il mondo è piccolo.
E' proprio lui, il primo catamarano all' entrata del fiordo !
Vado subito a trovarlo e lo vedo molto ben piazzato con la sua giovane nuova amica figiana, Anna, che gli allieta l' esistenza ! Il mondo è piccolo.
Rimanemmo
alle Fiji per i tre mesi prescritti , prima di passare nella fascia
clandestini.
In questo periodo mi raggiunsero dall' Italia la mia
gentile consorte e nostro figlio Andrea con un amico.
Contornammo di
ancoraggio in ancoraggio l' isola di Vanua Levu zigzagando tra i
corridoi della barriera corallina. Scrivevo:
Salpata
ancora alle 7,10, via verso la pass che immette in Nandy bay.
Pass un po agitata all' ingresso per via della corrente uscente. Un po a vela , randa e genoa e un po a motore . Vento 10 nodi. Ancorato davanti al villaggio di Nasavu. Calorosa accoglienza allo sbarco in gommone di tutta la popolazione infantile.
Pass un po agitata all' ingresso per via della corrente uscente. Un po a vela , randa e genoa e un po a motore . Vento 10 nodi. Ancorato davanti al villaggio di Nasavu. Calorosa accoglienza allo sbarco in gommone di tutta la popolazione infantile.
Le ragazzine sono
abbagliate dagli occhi azzurri di Andrea e dai suoi piercing, ricordo
vivo di un loro recente passato fatto di legni nei lobi delle
orecchie e di denti di cinghiale nelle narici. Nasavu è un povero
villaggio di baracche di lamiere rugginose. Solo la scuola e la
chiesa si presentano decenti e qui tutti i bambini ci hanno condotto
con un visibile senso di orgoglio. Lasciato obolo per la scuola.
Piu
avanti..ricomincia la gimcana tra i corridoi corallini antistanti
la parte ovest di Vanua Levu. Tra mede che mancano e altre che
compaiono dove non dovrebbero esserci, non ci si raccapezza. Comunque
la luce è buona, si naviga a vista e a buona andatura. Prima del
previsto usciamo dal reef, ballonzoliamo per sette miglia in mare
aperto e ci ridossiamo poi all' isola di Yandua.
Dopo
Yandua, magico ancoraggio, noi soli davanti ad una lunga spiaggia
bianca e una salita nel fitto della boscaglia fino alla cima rocciosa
dell' isola, ci portammo a nord delle Yasava, una collana di isole
che scendono a sud verso il gruppo delle Mamanucas ad ovest di Viti
Levu. Isole con piccoli villaggi di figiani autentici che vivono
ancora di quello che offre la natura e il mare. Saltuario turismo a
parte. Il clou del turismo con tanto di Resort di lusso lo trovammo
alla famosa Laguna Blu. Quella del film con Brooke Shilds,
verginella che sopravviveva ad un naufragio con il suo amichetto,
tutti e due sempre belli e pulitini e facevano pure un figlio !
E
poi.. una nota curiosa. Becchiamo un italiano del Resort. Buongiorno
come va ? Lui fissa per un po Luciano e dice, Pennini ! Lo guardiamo
sorpresi. Risulta che è di Ferrara e abitava tempo addietro a
cinquanta metri da Luciano. Da spararsi !
Le
Fiji sono state le isole degli incontri a sorpresa:
25-8
… facciamo rotta per Saweni Bay. In baia staziona una dozzina di
barche . Tra queste chi ti vedo ? Il Trenta piedi Libertee di Ernesto
con la sua bella. Un tedesco di Germania con cui avevo legato ai
tempi del Samadhi a Los Cristianos- Canarie. Poi l' avevo ribeccato a
Bequia- Caraibi ed ora qui in Pacifico. Lui da tre anni è diventato
neozelandese. Si fa una stagione di lavoro in N.Z. Poi quando arriva
il freddo si porta qui ai tropici.
Qui
ai tropici ci raggiunse anche Renzo di Biella che gia conosceva
Andromeda dal Tirreno alle Canarie.
I
miei famigliari tornarono in Italia da Lautoka- Viti Levu e qui mi
recai pure io per fare l' uscita dalle Fiji. Ma...!!
1-9
Figiani di emme ! Eravamo andati a Lautoka a fare l' uscita ed è
saltato fuori che prima avremmo dovuto fare l' uscita a Savusavu e
poi l' entrata a Lautoka !
Ma le Fiji non sono lo stesso gruppo di
isole , lo stesso Stato con capitale Suva a Viti Levu ?! Niente, o
tornare a Savusavu o pagare 1500$ di multa.
Mai ! Andremo a Savusavu.
Controvento ! E ci vorranno dei giorni. Figiani di emme !!
Ci
vollero otto giorni. Navigazione dura, un po a motore e a vela
controvento a bordi nei canali tra il reff a nord di Viti levu.
Occhio alle mede e alle grosse navi che ci costringevano troppo
vicini ai coralli. Infine rieccoci a tra gli indiani di Savusavu.
Rifornimenti,
scartoffie e via nella notte in rotta per le Vanuatu !
Bula
bula !