Era il 13 giugno e faceva molto caldo,
quando una famigliola di Neozelandesi, in quelle lontane isole
australi misero in vendita la loro casa, presero un volo per Roma, un
treno per San Giorgio di Nogaro e con armi e bagagli si installarono
a vivere su Andromeda !
Papà, mamma, un bimbo di dieci anni e
due gemelli di otto. Gente decisa !
Come i navigatori francesi che della
vela ne hanno fatto uno sport nazionale oltre che un modo di vivere.
Spesso in modo drastico: venduta la casa investono il ricavato in una
belle e comoda barca e se ne vanno in giro per il globo , tanto
ritrovano la loro Francia attraverso tre oceani dalla Martinica alla
Polinesia francese, Nouvelle Caledonie, Reunion , Maurizius e Gibuti.
Improvvisamente rimasi senza Andromeda
!
Per dodici anni era stata la mia casa
galleggiante e da un oceano all' altro eravamo invecchiati insieme
facendo fronte agli acciacchi del tempo che sempre piu rendevano
gravosa questa vita sul mare. Ancora piu sulla barca si andavano
accumulando lavori urgenti e inderogabili riguardo alla sicurezza
della navigazione. Ora ci penserà il giovanotto nuovo skipper.
Quando mi si chiede, ma in fondo ti
dispiace questo distacco ?
Si. Ma se c'è una parte del cuore che
sanguina, c'è l'altra che la prende a calci !
Transeat. Venduto Andromeda.
Ora si chiama Paikea, dal nome di un
personaggio della mitologia Maori. Al momento in cui scrivo si trova
in navigazione in Spagna verso Nueva Cartagena dopo un' estate in
Croazia, Grecia, Sardegna, Corsica e Francia.
E io ? Sempre mare comunque. Su barche
di amigos mi sono rifatto l'Adriatico dall' Istria a Corfù. Poi da
Preveza a Brindisi dove ho dovuto abbandonare la compagnia per
portare un' altra barca da Lussino a Sistiana.
Infine sono seguite un paio di regate
nel golfo di Trieste col gran finale della Barcolana.
Ora mi do alla montagna. I nodi su cime
e corde son sempre gli stessi.