domenica 3 febbraio 2013

AMARCORD


Era il mese di ottobre dell' anno 2004 e me ne stavo ancorato con il Samadhi nella rada dei velisti di fronte a Cartagena de Indias in  Colombia.
Tra piovaschi, temporali tropicali e giornate di sole feroce ero in attesa di Alberto, compaesano della prima ora di quando eravamo ragazzini, colpito e deciso a vivere un' avventura nautica, cosi di primo acchito, non avendo mai navigato a vela prima di allora.
 Pero', pescatore per vocazione. Sta nel guinness dei primati per aver pescato la trota piu grande del mondo, attualmente imbalsamata e troneggiante in casa sua.
Ed eccolo finalmente. Lo accompagno dall' aereoporto alla barca attraverso il traffico assordante e caotico tra i mototaxi che sfrecciano come vespe furiose.
Scrivevo in proposito sul diario di bordo :
" Mototaxi. Encomiabile iniziativa sorta a Cartagena. Invece che 10- 20 mila pesos a un taxista bloccato nel traffico, 1,5 mila pesos a uno dei tanti ragazzi con giubbetto catarifrangente che in un batter d' occhio ti portano col motorino dove vuoi. Da fargli un monumento. Invece l' iniziativa e' osteggiata prima di tutto dai taxisti che si vedono defalcare un numero cospicuo di potenziali polli e poi dalle istituzioni, Comune, Polizia, dato che il fenomeno contravviene a diverse regole."
Bueno. Seguono alcuni giorni di preparativi alla partenza da questa citta' ad alto rischio. Sempre dal diario :
" Cartagena mi ricorda Bombay dove sui marciapiedi hanno piantato radici quei microscopici chioschetti arrangiati in qualche modo, di vari artigiani. Il calzolaio, l' orologiaio, il rigattiere e quell' accidente specializzato in ricambi di moke da caffe che mi ha rifilato la retina sbagliata. etc."
E ancora :
" Ogni tanto si sentono alla radio diversi appelli per arginare la delinquenza di alcuni Barrios. Problema di difficilissima soluzione. Problema originato da bassa scolarizzazione e fuga di pobres dall' interno verso i miraggi della metropoli dei grattacieli. Aumento conseguente di sacche di miseria costituite da gente che si adatta a sopravvivere sotto i ponti o in agglomerati di baracche.
 Boom demografico. Ancora non portano via i morti dagli androni all' alba come a Bombay, ma non manca molto.
 Indice sintomatico del livello di civilta' di una popolazione e' il volume di basura di cui si circonda "
E poi :
" Hanno rubato il fuoribordo nuovo a Piero&S. Poco prima dell' alba. 10 HP, quattro tempi, smontato dal gommone che peraltro stava sollevato di fianco alla loro barca. E' gia il secondo che sparisce in un mese tra le barche ancorate. Hic sunt ladrones !
 Sara' vero che delle risorse limitate del pianeta la distribuzione non e' equa e c' e' chi mangia 10 e chi 0,2 ma il fuoribordo ci serve e non lo abbiamo ricevuto in regalo. Vedete invece di appianare i conti con i vostri pasciutissimi capetti."
Periodicamente questa ciudad e' attraversata da allegre e interminabili fiestas a base di musica e balli etnici , leggi africani, roba tipo - i tamburi rullarono ossessivamente tutta la notte sovrastando le mille voci della foresta -
Sicche' non ti meravigli se plotoni di ragazze madri commerciano lungo le vie in pacchettini di fazzoletti di carta o ti propongono di venire a limpiar el barco.
Infine salpammo. Verso las Islas del Rosario.
Era il 3 di novembre. Dal diario :
ore 9,10  Al traverso a sinistra di Tierra Bomba. Vento contro. Fiacco fiacco. Motore.
ore 13,30  Finalmente raggiungiamo l' isola di Baru e diamo fondo su 5 m in una rada protetta, sotto un cielo azzurro da cartolina. Ma subito siamo assediati da tre canoe monossile, tronchi scavati, di poveri cristi locali. A due di questi commissioniamo un giro per prendere 10 litri di gasolina e ci prendiamo la inevitabile fregatura. Oltre al fatto che ora altri gravitano attorno alla barca, fastidiosi come le mosche. Bruciarli !
ore 16  Dopo aver pulito ben bene la carena sott'acqua, salpiamo con l' ultima luce del dia. Scapoliamo con tre waypoint alcune secche e ci mettiamo in rotta per ovest.
ore 24  Cambio turno. La Luna, in cielo come un fanale.



6 commenti:

acquatica vagabonda ha detto...

Bellissimo! continua così, che ce ne vuole per scrivere tutto un giro del mondo (anzi due!)
A proposito quando si parte per il terzo? ;-)

Unknown ha detto...

Una bella avventura!

Anonimo ha detto...

Scriva ancora, Sior Capitan!
perlezza

simonettamarco ha detto...

non mollare

simonettamarco ha detto...

che invidia

Feanco Bert ha detto...

ottimo Claudio..
la primavera sembra arrivata qui a pisa .. si riparte.. Fammi sapere i tuoi programmi di nav. BV Franco