Porta
sfortuna il nr 17 ? Dipende se uno è superstizioso di suo, fa le
corna, incrocia le dita, schiva i gatti neri e via discorrendo. Per
quanto riguarda l' estate di Andromeda in Croazia devo dire che
abbiamo avuto un tempo piuttosto ballerino dove l' alternanza di
belle giornate ai piovaschi e ai temporali vedono questi ultimi in
leggero vantaggio. Comunque la maggioranza degli amici imbarcati se
ne è tornata a casa contenta, abbronzata quel giusto e con bei
ricordi per l' inverno.
Ora,
di solito non lo faccio, ma per rendere noto ai prossimi aspiranti
navigatori che la vita in barca non è sempre tutta rose e fiori,
vorrei riportare due episodi tratti dal diario di bordo, nei quali ho
rischiato di perdere la barca.
Nel
primo stavo ancorato nella baia di Pola. Eravamo in due . Io e mio
fratello Aldo :
“ 29-6-17
ore 6. Ecco, come previsto da Windfinder alle 22 di ieri sera si è
scatenato il finimondo ! Temporale con raffiche forza 8-9. Burrasca
! La rada sconvolta da onde incrociate. La pioggia cadeva a scrosci
dove non si vedeva a un metro tra cannonate di fulmini e saette da
tutte le parti ! Con Aldo ho fatto appena in tempo a dar fondo alla
seconda ancora che subito la prima ha cominciato ad arare verso gli
scogli. Panico.
Le
due ancore hanno infine tenuto a pochi metri dal disastro ! Comunque
ero pronto a dar di motore per contrastare gli strappi sulle catene.
Inoltre si è dovuto legare il boma e la randa con una lunga cima
fino a farla diventare un salamino. Piu tardi durante una calma
parziale abbiamo rifatto l' ancoraggio in zona piu sicura. Noi e
altre due barche che hanno vissuto gli stessi castighi. “
Un
altro temporale lo abbiamo vissuto davanti all' unico paesino dell'
isola di Unje. A bordo, una compagnia di amigos trentini :
“ bella
giornata... ma ecco che il cielo a ovest si fa sempre piu nero e
cominciano a comparire lampi in lontananza. Serriamo la randa,
piastra di rame in acqua, seconda ancora pronta. Comincia a piovere.
Lampi e tuoni ormai vicini. Sale il vento a raffiche. Ancora tutto
seminudo riesco velocemente a calare la seconda ancora che subito
devo fiondarmi ai motori. Tutto attorno si è scatenato l' inferno !
Saette come cannonate esplodono a pochi metri. Un mare bianco di
schiuma sotto il vento che urla ! Seminudo al timone cerco di
contrastare con i motori al massimo, le raffiche che mi prendono sui
due lati. Le ancore arano e siamo sempre piu vicini a riva ! Dietro
di noi un monoscafo ancora piu vicino, quasi sulla spiaggia frustata
dai frangenti. Con uno scatto di motore si lancia in avanti e ci
viene addosso ! Veniamo colpiti dalla sua prua al centro della
passerella dove è legato il kayak. Si ammaccano entrambi. Poi via di
motore cercando di non finire in secca. Altre barche attorno nel
grigiore di un diluvio misto a grandine lottano contro questo che
posso definire un tornado. Mari esce dalla dinette e viene a
chiedermi come sto lì seminudo al timone con gli occhi strizzati e
bombardati da gocce che sembrano proiettili. Mi sente congelato.
Infatti da congelato non sento niente, neanche il dolore di poco
prima all' osso sacro in seguito a una brutta scivolata sul ponte.
Poco dopo mi porta la cerata.
Lentamente
la furia del vento comincia a calare e lentamente trascinando le due
ancore sul fondo inconsistente ci portiamo oltre la massicciata del
porto a rifare l' ancoraggio.”
Bene.
Dopo questi due esempi di momenti antipatici che si possono vivere in
barca, facciamo che tutto il resto del tempo viene trascorso in
nuotatine, passeggiate esplorative a terra, assaggi gastronomici di
varie specialità tra un isola e l' altra. E cieli tersi, sole caldo,
tutti amici, uno spicchio di Paradiso in Terra.
Altro
che 17 !
3 commenti:
Beh come avventura mica male! Io preferisco l'aereo, sul simulatore.
Ciaoo
non c'è che dire, una noja mortale, meglio cercare in biblioteca l'introvabile Fanny Stevenson e mettersi in dinette a leggere e bere rum mentre il capitano lotta congelato contro il tornado
perlezza
Lieto di di aver fatto parte dell'equipaggio dell'Andromeda quell'estate.
A godere del sole della Croazia, del mare blu, dei racconti di Claudio, a giocare a fare i marinai (a volte anche senza barare!)
;)
Un saluto affettuoso.
Sebastian
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