venerdì 2 febbraio 2018

ESTATE 2017


Porta sfortuna il nr 17 ? Dipende se uno è superstizioso di suo, fa le corna, incrocia le dita, schiva i gatti neri e via discorrendo. Per quanto riguarda l' estate di Andromeda in Croazia devo dire che abbiamo avuto un tempo piuttosto ballerino dove l' alternanza di belle giornate ai piovaschi e ai temporali vedono questi ultimi in leggero vantaggio. Comunque la maggioranza degli amici imbarcati se ne è tornata a casa contenta, abbronzata quel giusto e con bei ricordi per l' inverno.
Ora, di solito non lo faccio, ma per rendere noto ai prossimi aspiranti navigatori che la vita in barca non è sempre tutta rose e fiori, vorrei riportare due episodi tratti dal diario di bordo, nei quali ho rischiato di perdere la barca.
Nel primo stavo ancorato nella baia di Pola. Eravamo in due . Io e mio fratello Aldo :
29-6-17 ore 6. Ecco, come previsto da Windfinder alle 22 di ieri sera si è scatenato il finimondo ! Temporale con raffiche forza 8-9. Burrasca ! La rada sconvolta da onde incrociate. La pioggia cadeva a scrosci dove non si vedeva a un metro tra cannonate di fulmini e saette da tutte le parti ! Con Aldo ho fatto appena in tempo a dar fondo alla seconda ancora che subito la prima ha cominciato ad arare verso gli scogli. Panico.
Le due ancore hanno infine tenuto a pochi metri dal disastro ! Comunque ero pronto a dar di motore per contrastare gli strappi sulle catene. Inoltre si è dovuto legare il boma e la randa con una lunga cima fino a farla diventare un salamino. Piu tardi durante una calma parziale abbiamo rifatto l' ancoraggio in zona piu sicura. Noi e altre due barche che hanno vissuto gli stessi castighi. “

Un altro temporale lo abbiamo vissuto davanti all' unico paesino dell' isola di Unje. A bordo, una compagnia di amigos trentini :
bella giornata... ma ecco che il cielo a ovest si fa sempre piu nero e cominciano a comparire lampi in lontananza. Serriamo la randa, piastra di rame in acqua, seconda ancora pronta. Comincia a piovere. Lampi e tuoni ormai vicini. Sale il vento a raffiche. Ancora tutto seminudo riesco velocemente a calare la seconda ancora che subito devo fiondarmi ai motori. Tutto attorno si è scatenato l' inferno ! Saette come cannonate esplodono a pochi metri. Un mare bianco di schiuma sotto il vento che urla ! Seminudo al timone cerco di contrastare con i motori al massimo, le raffiche che mi prendono sui due lati. Le ancore arano e siamo sempre piu vicini a riva ! Dietro di noi un monoscafo ancora piu vicino, quasi sulla spiaggia frustata dai frangenti. Con uno scatto di motore si lancia in avanti e ci viene addosso ! Veniamo colpiti dalla sua prua al centro della passerella dove è legato il kayak. Si ammaccano entrambi. Poi via di motore cercando di non finire in secca. Altre barche attorno nel grigiore di un diluvio misto a grandine lottano contro questo che posso definire un tornado. Mari esce dalla dinette e viene a chiedermi come sto lì seminudo al timone con gli occhi strizzati e bombardati da gocce che sembrano proiettili. Mi sente congelato. Infatti da congelato non sento niente, neanche il dolore di poco prima all' osso sacro in seguito a una brutta scivolata sul ponte. Poco dopo mi porta la cerata.
Lentamente la furia del vento comincia a calare e lentamente trascinando le due ancore sul fondo inconsistente ci portiamo oltre la massicciata del porto a rifare l' ancoraggio.”
Bene. Dopo questi due esempi di momenti antipatici che si possono vivere in barca, facciamo che tutto il resto del tempo viene trascorso in nuotatine, passeggiate esplorative a terra, assaggi gastronomici di varie specialità tra un isola e l' altra. E cieli tersi, sole caldo, tutti amici, uno spicchio di Paradiso in Terra.
Altro che 17 !


3 commenti:

Giorgio Pavan ha detto...

Beh come avventura mica male! Io preferisco l'aereo, sul simulatore.

Ciaoo

Anonimo ha detto...

non c'è che dire, una noja mortale, meglio cercare in biblioteca l'introvabile Fanny Stevenson e mettersi in dinette a leggere e bere rum mentre il capitano lotta congelato contro il tornado
perlezza

Anonimo ha detto...

Lieto di di aver fatto parte dell'equipaggio dell'Andromeda quell'estate.
A godere del sole della Croazia, del mare blu, dei racconti di Claudio, a giocare a fare i marinai (a volte anche senza barare!)
;)
Un saluto affettuoso.
Sebastian