venerdì 10 giugno 2011

CONSIDERAZIONI

9 - 5
Mediterraneo ritrovato. M' ero quasi scordato di com' era fatto. E' proprio blu, soleggiato, acque chiare.
Almeno qui nell' Egeo.
Dopo dieci anni di oceani, da prendere sempre con oculato impegno, qui tutto e' piu facile, gradevole. Le maree soni irrilevanti, le correnti non danno pensiero, i percorsi sono brevi, giornalieri da un' isola all' altra. Niente piu notti in dinette con un occhio solo. Porti e rade dappertutto.
C' e' il Meltemi, quando arrivera'. Lo conosco.
E qualche sfuriata tipica mediterranea che ti fa rendere conto che il mare, dovunque, e' sempre da prendere con rispetto.
Per dirne una : dove ho trovato le onde piu cattive negli ultimi dieci anni ? Nella rotta Sardegna - Spagna.
Era il settembre 2006. Eravamo partiti io e Renzo da Stintino puntando Minorca alle Baleari dove mi aspettava mio fratello Carlo.
Le previsioni meteo erano buone. A fine giornata, a 25 M da Minorca gia stavo in collegamento telefonico quando si e' alzato uno Scirocco via via sempre piu furioso !
E le onde, appunto, in breve si sono alzate a dismisura; gli spruzzi passavano sopra la tuga. Non c' e' stato niente da fare ! Issato un fiocchetto da tempesta siamo stati spinti tutta la notte e il giorno successivo per 180 miglia fino a Barcellona !
Ma non tutti i mali... etc. A Barcellona c' erano grandi feste sulla Rambla e ci siamo trovati benissimo. Andromeda al sicuro al Real Club Maritimo, dove gia avevo fatto scalo per un mese ai tempi del Samadhi e della Lia.
Benebene. Intanto qui a Kos tra tutti questi andirivieni di caicchi carichi di turisti, le musiche, le spiagge, la gente allegra, mi sembra di essere un pensionato in vacanza.
Cosi' per non godermela troppo vedo di smaltire qualcuno dei miliardi di lavoretti della galassia Andromeda.
Ogni sera al tramonto arriva in bicicletta Emilio. Si siede sulla panca qui di fronte e lancia manciate di granoturco tritato ai colombi. Sono una ventina, sempre quelli, ormai li conosco anch' io uno per uno. Arrivano al volo dalle mura del Forte dove vivono prima ancora che Emilio scenda dalla bici. Sicuramente stanno di vedetta tutti assieme o ne mettono uno tirato a sorte.


Emilio e' greco, nato a Kos nel 1912. Ha 98 anni. 99 entro quest' anno ! (ragazzi, venite a vivere a Kos che si campa a lungo)
Parla italiano ed e' un libro di Storia vivente. Racconta di quando a Kos c' erano diverse famiglie di italiani, rimasti per un periodo di 30 anni. Dice che e' stato il periodo migliore per la sua isola. C' era lavoro per tutti; sono state fatte strade , ponti, bonifiche e la produzione agricola era merce da esportazione.
Dopo il '45 tutto si e' fermato. Le famiglie italiane sono tornate in Italia e nonostante la Grecia avesse raggiunto la sua autonomia, niente piu e' stato fatto.
Ora si vive di turismo. Le campagne abbandonate.
Dice - Se per un anno si ferma il turismo moriamo tutti di fame ! Compresi i colombi ! -
E' passato attraverso due guerre mondiali e partecipato nella seconda alla battaglia di El Alamein. Spedito poi in Spagna , Francia, Italia, Russia.
Dopo il proclama di Badoglio dell' 8 settembre qui sull' isola i tedeschi ammazzavano e deportavano.
- Brutta la guerra - ricorda - Aiutavamo gli italiani a scappare in Turchia. Li portavamo di notte a remi a Bodrum, l' antica Alicarnasso, uscendo dal porto quando non c' era la luna, in silenzio, immergendo i remi piano piano, che non si sentisse lo sciaquio.-
- Nel '33 c' e' stato un tremendo terremoto. Morti e feriti a centinaia ! Quello che non e' crollato in seguito alle scosse e' stato spazzato via poi dall' onda di tsunami. -
- Avevo 20 anni - continua - ero in casa quando la terra ha cominciato a tremare. La porta non si apriva. Perche' hai chiuso a chiave ? grido a quello che stava di la. non l' ho chiusa . Si e' incastrata ! A quei tempi ero grande e grosso. Sollevavo da terra 300 chili ! L' ho buttata giu con una spallata e via di corsa ! -
Emilio. L' indistruttibile.

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