Siamo seri. Riepiloghiamo:
La Terra prosegue nella sua storia da
4 miliardi di anni.
Da un antico caos iniziale, nella situazione attuale vive una fase dove diverse gigantesche placche della crosta terrestre scivolano le une sulle altre ,in un continuo divenire, su una massa di materiale piu fluido che sta sotto. Scivolano, stridono, premono provocando tremori e dove le pressioni di contatto tra una placca e l' altra si fa insostenibile, la roccia fonde e fuoriesce in superficie con paurose esplosioni !
Da un antico caos iniziale, nella situazione attuale vive una fase dove diverse gigantesche placche della crosta terrestre scivolano le une sulle altre ,in un continuo divenire, su una massa di materiale piu fluido che sta sotto. Scivolano, stridono, premono provocando tremori e dove le pressioni di contatto tra una placca e l' altra si fa insostenibile, la roccia fonde e fuoriesce in superficie con paurose esplosioni !
Dappertutto. Anche dai fondali
oceanici. Sfrigolando e friggendo tra enormi vampate di fumo e vapori
bollenti, parte della roccia fusa si accumula fino ad emergere dalla
superficie del mare e si innalza in uno spettacolare vulcano!
Finita la furia il vulcano collassa in
quella che è definita la sua camera magmatica. A volte collassa solo
in parte lasciando emergere una porzione del materiale effusivo piu o
meno al centro di una circonferenza di rocce gia in via di
raffreddamento. Se anche queste rocce tendono poi a inabissarsi, il
cerchio si mantiene comunque sulla superficie del mare in virtù del
corallo che vi cresce incessantemente sopra.
E' nato un Atollo !
Un' isola circondata da una laguna
racchiusa tutto attorno da una barriera di roccia calcarea
continuamente lavorata dalle onde . Questo fenomeno di eruzioni
cutanee della crosta terrestre è presente in tutti i mari e oceani
del pianeta e, se prendete un mappamondo, si vede che la malattia è
stata piuttosto intensa nella zona tropicale della Polinesia
francese.
Tahiti, BoraBora e altre isole ne sono
un classico esempio.
La prima volta che con Lia, navigatrice
oceanica, arrivammo a Tahiti fu con il Samadhi. Catamarano da corsa,
abitabile solo negli scafi. Ponte libero in listelli di legno. Unico
motore un fuoribordo da 25 HP. Albero ruotante a profilo alare e
fiocco autovirante. Bompresso e gennaker. Timoni a barra in presa
diretta. L' autopilota agganciato ad una barra teneva anche le
burrasche. Si chiamava Jock.
Il giorno dell'arrivo scrivevo:
2-5-2005 ore 7. Notte di cacca
(era la mia espressione di allora ). Ma se scorri il diario di
bordo, le notti di cacca sono una costante tanto da essere nella
normalità delle cose. Va bene, ora lo sappiamo e ne terremo conto:
iscrizione alla Bocciofila !
Poi si leggono ora per ora frasi di
questo genere – mare mosso. continuiamo solo fiocco. forse vento
cala. se cala su la randa ! È calato. su la randa ma dopo aver
rifissato una stecca fuoriuscita dalla sua vagina e liberato la
drizza arintorcinata sulle crocette.
E finalmente alle 23,00..grande
chiarore della città di Papeete sulla linea dell' orizzonte a prua.
E il lampo del faro di Punta Venus che racchiude la baia di Matavai.
5,30. Aspettando a secco di vele che
faccia chiaro. Intanto faccio ripartire il motore che stava
cagionevole per l' umidità.
8,00. In banchina prua-poppa in
pieno centro a Papeete.
16,30. A me Papeete va a genio. Caro
impestato ( un caffè e un pompelmo 7 euro ) ma tutto molto ordinato,
bello , funzionale. Molto svizzero, per essere franco-polinesiano !
Anche la temperatura è un po piu gradevole ,specie verso sera quando
rinfresca alquanto.
Alle Marchesi il caldo era caldo per ventiquattro
ore ma lì eravamo a ridosso dell'equatore a 9 gradi sud. Qui siamo
scesi a 17 sud, motivo per cui Tahiti è il posto di vacanza per
eccellenza tra i granosi del pianeta che qui arrivano con ogni mezzo,
dalle grandi navi da crociera alle decine di voli giornalieri.
Poi, ultimi, ci siamo noi : i
peones che girano il mondo spinti ”a gratis” dal vento.
Intanto stare in banchina ci costa
l' equivalente di 20 euro al giorno. Amen.
Papeete è una città multietnica a
maggioranza francese, polinesiana e cinese. Ma i polinesiani di qui
sembrano un po piu svegli dei loro connazionali degli atolli, i quali
hanno una strana aria rilassata e spenta.
Qui giunti dunque , con Lia e
navigatori come Rodolfo del Freccia, Nicoletta e altri, ci demmo
alle esplorazioni via terra, che sono il motivo per cui uso la barca
a vela come mezzo di spostamento da un continente all' altro.
Esplorazioni a piedi, in bici, in
canoa, in autostop. L' autostop a Tahiti viene facile: in pochi
minuti di attesa c'è sempre un pick-up che ti fa salire sul cassone
aperto posteriore o in cabina dove seguono poi interessanti
chiacchierate. Tra queste si finisce fatalmente a parlare di
politica. Pare che anche a Tahiti ci sia un movimento
indipendentista. La voglia di staccarsi dalla Francia si fa sempre
piu forte tra il popolo bue che ha eletto malauguratamente un
presidente di questo avviso. Tres bien. Così dopo un primo periodo
di malgoverno finiranno tutti in miseria come quelli dei Caraibi
abbandonati dagli inglesi o quelli delle Nuove Ebridi che hanno
ripreso a mangiare noci di cocco in tutte le salse per non morire di
fame. Bravi merli !
Visitammo diverse località dell' isola
come l' antico paesino di Tautira alla fine di una strada sulla
costa nord di Tahiti Iti. Definito da R.L.Stevenson “ la Valle
dell' Eden”. Non si puo che dargli ragione. Il posticino è
incantevole, molto Polinesia old time e la gente pure, a giudicare da
come cantavano ispirati nella vecchia chiesa cattolica.
E poi Tehaupoo dove si svolgono
campionati di surf su onde gigantesche.
Il museo Gauguin presso Taravao
dove l' artista francese si dice cercasse nuove atmosfere, nuovi
colori...Secondo me cercava la gnocca !
14 luglio , festa della Bastiglia.
Per i tahitiani è diventata una festa dell' indipendenza (futura,
forse). Ma io vado a farmi una camminata in montagna. Dopo un paio di
chilometri attraverso la città e la sua periferia, imbocco a lato
di una valletta una stradina sterrata chiusa da una catena, tipo
strada forestale. A pochi metri una croce. Si sarà schiantato
qualcuno ? Piu avanti un ' altra croce.. e un' altra ancora. Una Via
Crucis ! Alla nona stazione un bivio. Lascio le croci e proseguo
sull' altra. Avanti e avanti sotto palmizi e alberi frondosi mentre
salendo l' aria rinfresca, arrivo ad una casetta. Nessuno in giro.
Solo una gallina e una gatto col suo micino. Proseguo su un
sentierino appena accennato interrotto di continuo da tronchi caduti
di traverso e arrivo dopo una mezzoretta ad una sorgente protetta da
alcune lamiere. Sono ormai lontano, fuori dal mondo e proseguo ancora
oltre su per la montagna nel fitto del bosco.
Improvvisamente compare un cane !
Ci guardiamo per qualche secondo in silenzio. Tipo Rottweiler, pelo
lucido, aspetto sano, ci deve essere il padrone nei paraggi.. E
infatti un tipo sulla quarantina è seduto sotto un mango a prendere
il fresco. “ Bonjour”. “ Bonjour”. Quattro frasi smozzicate
in francese, quando questo mi chiede in perfetto italiano di dove
sono ! Rimango a bocca aperta !
Nino M. italiano emigrato anni fa a
Sydney e ora in vacanza in Polinesia.
Italiani nel mondo.
Ragazzi, abbiamo passato quasi due mesi
a Tahiti con due puntate alla vicina Moorea. Un periodo fitto di
avvenimenti e scoperte. Dovrei riportare passo passo il diario di
bordo o lanciarmi in meticolose descrizioni ma chi legge non ne puo
riportare le stesse impressioni, rivivere atmosfere e risentire odori
e profumi.
Bisogna esserci stati !
Tanto che anni dopo ci sono ritornato
con Andromeda, catamarano piu comodo, quattro cabine doppie ognuna
con bagno e doccia e due singole, due motori diesel eccetera
eccetera. Per un periodo ancora piu lungo attraverso gli ancoraggi in
laguna delle isole della Società.
Et bien. Bisognerebbe ritornarci.
Ancora una volta. Si accettano adesioni. Merci.