domenica 4 settembre 2011

DELFI

29-8
Domani si parte. Preparativi.
30-8
Raggiunto Galaxidi, grazioso paesino old time presso Delfi. Mare piatto, poco vento, tanto motore.
31-8
Visita a Delfi, l' oracolo piu famoso del mondo greco antico. Si legge che ai tempi dei tempi alcuni pastori della zona notavano che le pecore che sostavano presso alcune rocce venivano presedalle convulsioni. Le persone anche, anzi cominciavano a parlare di cose passate e future e si comincio a dire che un Dio parlasse per bocca loro.
Nacque cosi il culto dell' oracolo di Delfi, anche perche la cosa fu istituzionalizzata da una certa classe sacerdotale e tutta quell' area pietrosa e in forte pendenza ebbe uno straordinario sviluppo edilizio. Divenne una cittadina con tanto di anfiteatro e stadio olimpico oltre ai templi dedicati ad Apollo e Atena.
Il tutto funziono' piu o meno bene finche con l' avvento del cristianesimo Teodosio decreto la fine di queste superstizioni pagane e tutto cadde in rovina.
Le rovine sono li ancora oggi e costituiscono nuovamente un forte richiamo turistico.

Sinceramente, dopo Micene, questo complesso archeologico non mi ha colpito piu di tanto. Troppi rimaneggiamenti, sovrapposizioni, greci, romani, bizantini. Si e' perso l' assetto originario.
Una cosa ho notato che mi ha meravigliato alquanto: le mura poligonali alla base del tempio di Apollo presentano in alcuni punti un accostamento delle pietre con diverse curve e con andamento serpentiforme. Accostamenti quanto mai precisi. Vorrei togliere una pietra e vedere se combacia allo stesso modo con l' altra per tutto il suo spessore. Virtuosismi da scultore, in questo caso.

 Da giovane mi ero dilettato nella scultura di una panca da giardino ricavata da un blocco di porfido. Ci sono voluti giorni, punta scalpello e mazzotto. Piu i cerotti sulle nocche per i colpi fuori segno. Ogni due giorni dovevo ripassare le punte nella forgia al calor rosso e ridarle la tempra. Poi mi decisi a comperare punte widia.
Nel caso di Delfi eravamo gia nell' eta del ferro, ma le punte widia erano di la da venire. Vorrei che nei musei , oltre a tanto vasellame e bigiotteria, venissero esposti di piu i ferri del mestiere dell' epoca, tanto per capire meglio come campava quella gente.
In particolare il popolo bue.

3 commenti:

Maurizio ha detto...

È un piacere tornare a leggere i tuoi racconti. Qui mare in pantofole a casa dei nonni.
Salut

Anonimo ha detto...

Molto interessante! Continua cosi con le tue descrizioni e la tua vita avventurosa...
Ciao,Paolo

Anonimo ha detto...

la storia dell'uomo èl a storia dei suoi arnesi e delle sue macchine, ma siccome chi scrive i libri non li usa,. essi finiscono per non comparire mai ..
franco